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Scienze giuridiche

La legge regionale toscana sulle persone con disabilità

uno sguardo critico

editore: Pisa University Press

pagine: 292

Il volume intende fornire al lettore una valutazione critica delle scelte operate  dalla Toscana con l’approvazione della Legge regionale n. 60 del 18 ottobre 2017, intitolata “Disposizioni generali sui diritti e le politiche per le persone con disabilità”. Esso vede quindi riuniti i contributi di alcuni studiosi particolarmente attivi nell’analisi della condizione giuridica delle persone con disabilità, insieme ai giudizi delle associazioni per la tutela dei diritti delle persone con disabilità che vivono sul territorio regionale. Il volume è completato dalle voci di alcuni dei policymakers che hanno contributo alla redazione del testo della l.r. 60/2017, accanto alla Giunta regionale e all’interno del Consiglio.
18,00

Cultura e diritti 2/2020

Per una formazione giuridica

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 116

 Salvatore Sica, Editoriale    Michele Salazar, L’esercizio della professione forense in forma societaria   Primula Venditti,Le nuove frontiere della mediazione familiare   Erika Poccia, Il condominio è consumatore per la Corte di giustizia dell’U.E.   Matteo Di Pumpo, Obbligo del giudice di valutare anche d’ufficio il carattere abusivo delle clausole contrattuali contenute nei contratti sottoscritti dai consumatori   Michele Salazar, Recensione a Riccardino di Andrea Camilleri   Giuseppe Spoto, Recensione a Sognando Rania di Lucia Pozzi
25,00

Il mutamento impresso alle misure di prevenzione: dalla prevenzione alla punizione

Ambiguità e aspirazioni punitive di un sistema mantenuto a mezza via

di Nico D'Ascola

editore: Pisa University Press

pagine: 148

Per molti anni ai margini del dibattito giuridico, le misure di prevenzione sono oggi poste al centro del discorso pubblico e formano oggetto di una disciplina legislativa particolarmente complessa. L’originaria vocazione preventiva di un apparato volto al controllo della pericolosità sociale ha lasciato spazio ad un sistema che sembra puntare verso altri obiettivi, prevalentemente costituiti dal contrasto ai macrofenomeni criminali e di tipo organizzato. Non è in gioco solo quel noto problema di etichette definitorie esaltato dalla retorica che contrassegna la dicotomia prevenzione/punizione. Ci si trova dinnanzi ad un modello in trasformazione e alla ricerca di una nuova identità. Un modello che tra l’altro si pone in problematica tensione con il diritto penale rispetto al quale impone un confronto talmente serrato da revocare in dubbio la tradizionale esclusione delle misure preventive dall’area di tutela riservata al reato.  
16,00

Tra diritti fondamentali e principi generali della materia penale

La crescente influenza della giurisprudenza delle corti europee sull'ordinamento penale italiano

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 698

Il presente volume intende rappresentare un contributo alla riflessione scientifica sulla crescente influenza della giurisprudenza delle Corti europee sull’ordinamento penale nazionale, sui suoi principi generali e sulla stessa estensione del concetto di materia penale. Le molteplici ricadute sul diritto penale nazionale della tutela multilivello dei diritti fondamentali sollecitano un esame approfondito dei complessi rapporti tra le diverse Corti chiamate ad apprestare protezione a tali diritti – Corti europee e Corte costituzionale –, nonché del ruolo centrale del giudice ordinario, onerato dell’obbligo di interpretazione conforme del diritto penale interno rispettivamente alla Costituzione, al diritto dell’Unione europea (ed alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione) e alla CEDU, quali vivificati dall’opera ermeneutica delle Corti di riferimento. La prima sezione del presente volume è tesa ad operare una sistematizzazione ed una razionalizzazione delle predette questioni, tenendo conto delle diverse prospettive penalistica e costituzionalistica, nell’ottica della valorizzazione dell’approccio multilivello e del dialogo tra le Corti coinvolte in questo complesso lavorìo ermeneutico. La seconda sezione del volume, dedicata alla tematica delle misure di prevenzione antimafia, rappresenta una sorta di campo applicativo d’elezione delle questioni esaminate nella prima sezione, con particolare riguardo al sistema CEDU. La sentenza della Corte EDU nel caso De Tommaso c. Italia ha innescato infatti un virtuoso processo di rimodellamento interpretativo della disciplina nazionale di riferimento, coinvolgendo sia la giurisprudenza ordinaria, sia quella costituzionale, che ha portato ad una più ampia riflessione scientifica sul tema.
36,00

Liber amicorum Adelmo Manna

editore: Pisa University Press

pagine: 662

Il volume contiene i numerosi saggi che alcuni amici e colleghi del prof. Adelmo Manna ‒ tutti professori ordinari di materie penalistiche ‒ hanno voluto dedicargli. Il risultato è un volume collettaneo che spazia, senza mai ripetersi, tra i temi penalistici più attuali e discussi, con il rigore, la competenza e l’ampiezza di respiro che, del re - sto, non avrebbero potuto non contraddistinguere le più prestigiose e autorevoli voci del dibattito penalistico.
40,00

Ridefinire il volontariato

editore: Pisa University Press

pagine: 128

L’idea alla base di questo volume è esaminare le disposizioni della riforma del Terzo settore che definiscono il volontariato, per approfondirne il senso, il contenuto e le prospettive, a quasi tre anni dalla loro entrata in vigore. Per evitare rappresentazioni semplificatorie o fraintendimenti, viene studiata in profondità, da diversi angoli prospettivi e disciplinari, ogni singola parte delle disposizioni che definiscono il ruolo, la motivazione, i contenuti dell’attività di volontariato ed il profilo del volontario. In questo modo viene data evidenza alle nuove tendenze e prassi del volontariato italiano, a partire dal suo “nuovo” riconoscimento normativo, dopo quello della legge n. 266 del 1991, e delle precedenti disposizioni regionali. È infatti indubbio che la “traduzione” in una norma giuridica – nel campo del Terzo settore – costituisca una sorta di bilancio di una esperienza; necessaria diventa quindi la verifica di ciò che si sta muovendo sotto la superficie delle norme, nella vivacità del corpo sociale e dell’autonoma iniziativa dei cittadini. Ineludibile, inoltre, è un riferimento ai cambiamenti innescati dalla pandemia da Covid 19 in corso e dai suoi effetti di breve, medio e lungo periodo. “Ridefinire il volontariato dopo la riforma del Terzo settore” non vuole offrire una interpretazione sul piano giuridico della disposizione normativa, bensì cogliere gli effetti che la norma ha innescato, gli elementi che ha portato ad attenzione e quelli che, invece, sono stati dimenticati, la velocità con la quale la prassi sociale si muove, anche a dispetto delle norme giuridiche
15,00

Il principio di proporzionalità sanzionatoria in materia penale

di Eleonora Addante

editore: Pisa University Press

pagine: 136

Il principio di proporzionalità rappresenta un limite al potere della sovranità statale, oltre che un canone di controllo sulle pressioni esercitate sui diritti fondamentali. In materia penale esso ha coinvolto il sindacato sull’equilibrio sanzionatorio della fattispecie, trovando conferma in un consolidato orientamento che riteneva censurabili asimmetrie punitive irragionevoli solo in presenza di un adeguato tertium comparationis, in grado di evidenziare la sperequazione punitiva. Negli ultimi anni qualcosa è cambiato: la Corte costituzionale, spinta dal “vento europeo” e dalla “immobilità” del legislatore, ha inaugurato una nuova stagione che, usando il paradigma della ragionevolezza-eguaglianza in combinato disposto con quello della finalità rieducativa della pena, procede a valutazioni di sproporzionalità intrinseca della pena rispetto al disvalore del fatto. Il volume, partendo da un excursus storico, di carattere comparatistico ed europeo, si pone l’obiettivo di analizzare il ruolo sempre più da protagonista della proporzionalità nello scenario passato, presente e futuro.
16,00

Archivio Penale 2/2020

Rivista quadrimestrale di diritto e legislazione penale speciale, europea e comparata

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 300

È sotto gli occhi di tutti la contesa che si sta giocando sulla giustizia penale, alimentata dai recentissimi disegni riformatori, dalla decretazione d’urgenza e inflazionata dagli interventi creativi della giurisprudenza. Ma sullo sfondo rimangono sempre i principi costituzionali e quelli della Convenzione dei diritti umani. Come di consueto, anche in questo numero ampio spazio è dedicato non solo all’informazione ma alla riflessione efficace sui temi più attuali.   in questo numero: Cristiana Valentini, Forme di privazione del diritto di difesa nello Stato senza diritto (ovvero: come un gioco di parole diventa realtà) Marcello Gallo, La regola dell’eccezione Antonio Tarallo, C.E.D.U. e Sezioni unite sul concorso esterno in associazione mafiosa: un dialogo interrotto   Andreana Esposito, Giochi di luce: quando il mostro diventa riconoscibile  Filippo Raffaele Dinacci, Obblighi europei, resistenze giurisprudenziali e negazione dei diritti: Contrada è figlio unico Daniela Falcinelli, Della Mafia e di altri demoni. Storie di Mafie e racconto penale della tipicità mafiosa (Spunti critici estratti dal sigillo processuale su Mafia Capitale) Alessandro Pasta, Le lenti del formalista e i silenzi del legislatore. Sull’utilizzazione delle intercettazioni per l’accertamento di reati diversi  Gaetano Insolera , Per favore, non trattiamo il teleologismo ad orecchio  Massimo Donini, Reati contro la P.A. e riconoscibilità del precetto. L’imputazione del formante amministrativo e di quello giurisprudenziale   Giulio Ubertis Prova, verità e processo Flavio Dezzani, Ciro Santoriello, Non necessario il raffronto fra diverse annualità di bilancio per il reato di false comunicazioni sociali Vico Valentini, Versatilità del diritto penale e certezza della punizione: l’implacabile arsenale «made in Italy» in una recente sentenza della Cassazione Alessandro Gerardi, Gli effetti dell’emergenza sanitaria sul sequestro probatorio: l’incombente condanna ante causam  Gennaro Gaeta, Una lezione da San Marino sulla dimensione europea del diritto fondamentale di non bis in idem D. Naike Cascini Imparzialità e terzietà del giudice: l’incerto destino del decreto che dispone il giudizio emesso dallo iudex suspectus     
30,00

Il diritto giurisprudenziale

Ricordando Alessandro Pizzorusso - Pisa, 16 dicembre 2019

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 356

Il volume raccoglie gli atti del seminario tenutosi a Pisa il 16 dicembre 2019, organizzato dagli allievi per ricordare la figura di Alessandro Pizzorusso. Nel seminario, i dottorandi in Scienze giuridiche, curriculum in «Teoria dei diritti fondamentali, Giustizia costituzionale, Comparazione giuridica», dell’Università di Pisa si sono confrontati, alla presenza di esimi studiosi, sul diritto giurisprudenziale. Il tema, molto caro al Maestro che si ricordava, è stato esaminato nelle sue differenti declinazioni, anche adottando un approccio interdisciplinare.  Con i contributi di: Simone Baldetti, Vittoria Barsotti, Giulia Battaglia, Paola Calonico, Giacomo Canale, Valentina Fredianelli, Andrea Gatti, Giuseppe Lauri, Massimo Luciani, Cristina Luzzi, Lorenzo Madau, Isadora Migliavacca, Paolo Passaglia, Roberto Romboli, Antonio Ruggeri, Carlo Saloi, Federico Spagnoli, Vincenzo Varano.
24,00

Il rapporto di tensione tra intervento penale e medicina

di Andrea De Lia

editore: Pisa University Press

pagine: 464

La monografia affronta il tema dei rapporti tra diritto penale ed attività medica, anche nella prospettiva dell’emergenza pandemica determinata dalla diffusione del nuovo Coronavirus. Il volume mette a fuoco temi centrali quali: i criteri di ricostruzione del nesso eziologico, con particolare riferimento alle fattispecie omissive improprie, ed il correlato problema della fruibilità delle leggi scientifiche a medio-basso valore frequentista; il concorso di cause, anche nella prospettiva dell’infezione iatrogena da SARS-CoV-2 e del delitto di epidemia colposa; la c.d. “colpa medica”, e le proposte di riforma volte alla limitazione della responsabilità del personale sanitario all’ipotesi della “colpa grave”; la responsabilità dell’équipe, e quella derivante da deficit organizzativi; i riflessi penalistici del trattamento sanitario “arbitrario”. Viene inoltre sviluppata un’analisi approfondita delle problematiche penalistiche correlate alla c.d. “medicina difensiva”. L’opera è costantemente orientata alla ricostruzione della responsabilità nel settore sanitario nell’ottica dei principi generali dell’ordinamento, e sviluppa riferimenti di diritto comparato, ed in particolare al sistema giuridico inglese, francese, spagnolo e statunitense.
32,00

Colpevolezza, conseguenze sanzionatorie e neuroscienze in rapporto al diritto penale

di Mattia Di Florio

editore: Pisa University Press

pagine: 306

La categoria della colpevolezza comprensiva dell’imputabilità e dell’elemento soggettivo, nonché le conseguenze sanzionatorie, con particolare riguardo alle misure di sicurezza, costituiscono un esempio paradigmatico dell’interazione tra le neuroscienze cognitive ed il diritto penale. È in quest’ambito, infatti, che è possibile apprezzare, rispetto alla neuropsicologia scientifica, le criticità della psicologia del senso comune (c.d. Folk Psychology) che “ispira”, ad esempio, i concetti penalistici della capacità di intendere e di volere su cui si fonda l’imputabilità, della coscienza e volontà alla base delle “forme” del dolo, dell’accezione “normativa” della colpa, oppure della pericolosità sociale, presupposto delle misure di sicurezza. La prospettiva di indagine è di far emergere questa “contraddizione” del diritto penale rispetto alle neuroscienze, anche alla luce del più recente programma ripensativo, al fine di contribuire a fornire ulteriori spunti di riflessione dottrinale.
24,00

Coronavirus e Costituzione

Una integrazione al Manuale di diritto costituzionale

di Bruno Brancati, Antonello Lo Calzo

editore: Pisa University Press

pagine: 208

Il volume raccoglie una serie di scritti sul tema della incidenza della pandemia Covid-19 su aspetti caratterizzanti del diritto costituzionale. In particolare il volume intende essere utilizzato come una integrazione del Manuale di diritto costituzionale per gli studenti dell’a.a. 2020-2021. Il lavoro affronta con singoli saggi i seguenti temi: a. la disciplina costituzionale dei momenti di emergenza; b. la incidenza della pandemia sul sistema delle fonti del diritto; c. la incidenza della pandemia su alcuni diritti fondamentali; d. la incidenza della pandemia sulla forma di governo e sul funzionamento delle istituzioni; e. la incidenza della pandemia sulla organizzazione dei giudizi davanti alla Corte costituzionale e davanti ai giudici comuni; f. la incidenza della pandemia nei rapporti tra Stato e autonomie territoriali.
18,00

Il disegno penale della colpa umana

di Daniela Falcinelli

editore: Pisa University Press

pagine: 296

La dinamicità delle relazioni sociali nello scorrere inarrestabile dell’innovazione tecnologica e scientifica, e la complessità del reale che ne discende, impongono al diritto penale di affrontare le proprie criticitàattraverso un’analisi giuridico-multidisciplinare, che l’istituto della colpa mette in risalto costruendosi attorno all’errore dell’uomo, fattore vitale della società e del suo progresso. La presa d’atto della sua“presenza” come costante degli scenari umani diventa la direttrice lungo la quale costruire il progetto di una nuova cultura penale della colpa umana, come colpa per errore dell’uomo, in cui avvalersi degli apporti delle scienze psicologiche cognitiviste già ampiamente penetrati negli approfondimenti dei sistemi sociologici.Lo studio della colpa mostra così i suoi profili di coordinamento con le direttrici valoriali costituzionali, con i principi strutturali del diritto penale sostanziale, con le esigenze di certezza dell’impianto processuale, conle comuni e generali regole dell’esperienza fatte proprie dalla cultura sociale, andando incontro al bisogno di dare anche alla colpa penale – come è stato per il dolo – un senso comune, che è il senso normale di “colpapunibile”, in cui l’offesa contro l’intenzione si mostra umanamente apprezzabile come decisione sbagliata nell’affrontare un pericolo, per questo decisione rischiosa.
24,00

Archivio penale 1/2020

Rivista quadrimestrale di diritto e legislazione penale speciale, europea e comparata

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 356

In questo numero:   Filippo Giunchedi, L’insostenibile conciliabilità tra “smart” process e due process of law (riflessioni minime sul d.d.l. per la riforma del processo penale) Confronto di idee su: Giustizia penale e agone politico: quando il contrasto interpretativo si scioglie nel tifo da stadio David Brunelli, Giustizia penale e agone politico: quando il contrasto interpretativo si scioglie nel tifo da stadio Ciro Santoriello, Caso Sea Watch ovvero la truffa delle etichette: è “politica” la decisione che non si condivide (o che non si comprende)… Mauro Ronco, L’esercizio dei poteri costituzionali in materia di libertà, sicurezza e giustizia e l’obbligo di lealtà nel rapporto tra gli organi dello Stato Rossella Fonti- Vico Valentini,Il caso Sea Watch 3 e il gioco delle tre carte: una decisione che non si condivide (proprio perché la si comprende) L’opinione Oliviero Mazza, Distopia del processo a distanza Cultura penale e spirito europeo Antonio Tarallo, Interferenze e deroghe ai diritti umani per ragioni di sanità pubblica: le linee guida del Consiglio d’Europa delimitano il “margine di apprezzamento” degli Stati membri Gianluca Borgia, La prima volta dell’ordine europeo di indagine penale dinanzi alla Corte di giustizia UE: strumento nuovo, approccio di sempre Filippo Raffaele Dinacci, Il valore costituzionale dell’obbligo di motivazione quale limite ad espansionismi operativi in tema di inammissibilità dell’impugnazione tra diritto interno e sensibilità europea Orientamenti Sandro Furfaro, Autorità e libertà dopo il coronavirus Vico Valentini, Profili penali della veicolazione virale: una prima mappatura Daniele Piva, Il diritto penale ai tempi del coronavirus: troppo su inosservanza e poco su carcere Pier Paolo Paulesu, Il divieto di reformatio in peius: note a margine di una garanzia controversa Quesiti Alberto Camon, Il cacciatore di IMSI Eleonora Iuliano, L’aberrante espansione delle videoconferenze: tra vecchie questioni e attuali problematiche Convegni Filippo Bellagamba, Riflessioni a margine del nuovo assetto riservato ai delitti contro la Pubblica Amministrazione dalla Legge “negaprincìpi” e “spazzagaranzie” Nico D’Ascola, Alfredo Gaito, Benedetta Galgani, Clelia Iasevoli, Adelmo Manna, Oliviero Mazza, Daniele Negri, «Oltre i codici del Novecento: quel che resta della giustizia penale» (Una iniziativa sospesa tra residui di libertà e attesa del ritorno alla vita usuale) Attualità Roberto Rampioni, La immediata applicabilità della legge c.d. “Spazzacorrotti”: a proposito delle Sezioni unite civili in tema di delitti dei pubblici ufficiali contro la P.A. e captatore informatico Questioni aperte Adelmo Manna- Andrea de Lia, “Nuove mafie” e vecchie perplessità. Brevi note a margine di una recente pronuncia della Cassazione Ilaria Merenda, Concorso di persone e aggravante dell’agevolazione mafiosa: riflessioni a margine della pronuncia delle Sezioni unite Susanna Maria Livi, Profili critici delle Sezioni unite Bajrami: ciò che resta dell’immediatezza Gianrico Ranaldi, Il diritto UE non vieta la previsione di un procedimento civile di confisca che sia indipendente dall’accertamento di un reato: dal congelamento dei beni alla confisca dei diritti?
30,00

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