Oggetto di questo libro è una tra le molte possibili storie che videro protagonista una grande città mediterranea, Pisa, nei secoli XI e XII. E’ la storia della cultura grafica di quella città, ripercorsa attraverso l’esame delle sottoscrizioni autografe apposte in calce ai documenti pubblici e privati. E’ un tentativo di ricostruire quel filo che lega le singole situazioni di scrittura e di valorizzarle nella loro specificità di fonte storica.
I tre punti, distinti ma complementari, da cui rimuove questo studio sono lo scrivere, e cioè gli usi, le funzioni della scrittura, le pratiche sociali dello scritto; le scritture, intese come tipologie grafiche insegnate e diffuse ai vari livelli; e infine gli scriventi, gli uomini, cioè, che fecero uso dello strumento grafico, personalizzandolo e rendendolo vivo, adoperandolo nella vita di ogni giorno, in circostanze e maniere diverse per rispondere alle esigenze più disparate.
L’indagine materiale delle testimonianze fa emergere un quadro movimentato e complesso, in cui la scrittura ebbe un ruolo di assoluta centralità sia nella sua dimensione pratico-comunicativa sia in quella simbolica.
Biografia dell'autore
Maria Cristina Rossi
Maria Cristina Rossi si è laureata all’Università di Pisa e ha conseguito il perfezionamento in paleografia latina alla Scuola Normale Superiore, dove successivamente ha avuto un assegno di ricerca annuale finalizzato allo studio degli scritti autografi di Tommaso d’Aquino. E’ attualmente titolare di un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Si occupa prevalentemente di testimonianze documentarie medievali. I suoi interessi attuali riguardano le forme dello scrivere e l’alfabetismo nei secoli centrali del medioevo, le scritture usuali e quelle degli intellettuali del tardo medioevo.