Il contenuto dell'opera segue fedelmente lo sviluppo delle lezioni del corso tenuto dall'autore presso la Facoltà d'Ingegneria. Il tentativo è quello di non anticipare mai la teoria ai modelli, per permettere allo studente di impadronirsi in modo efficace delle nozioni e dei risultati ottenuti. Conseguenza di questo fatto è che la parte algebrica e la parte geometrica non hanno trattazioni separate, ma sono collegate tra loro e vengono sviluppate di pari passo.
Questo permette anche agli studenti, la cui preparazione matematica è essenziale ma non è il fine ultimo del corso di studi, di assimilare i concetti più "astratti", e quindi generalmente più ostici, della materia in modo "diluito" nel tempo e con le dovute applicazioni "pratiche" sviluppate immediatamente. Naturalmente lo sviluppo sequenziale degli argomenti non è l'unico possibile: quello seguito è però quello che l'autore ritiene più confacente al proprio modo di presentare la materia e, forse anche più adatto alla mentalità "media" degli studenti. Si tenga presente che il corso in questione è un corso annuale "vecciho stile".
Biografia dell'autore
Tullio Franzoni
Tullio Franzoni è nato a Reggio Emilia nel 1944. Dopo essersi laureato in Scienze Matematiche all'Università di Pisa, è stato assistente alla cattedra di Geometria presso la Scuola Normale Superiore. Dal 1980 è professione ordinario di Geometria alla facoltà d'Ingegneria dell'Università di Pisa. Negli ultimi anni è titolare del corso omonimo per il Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaiale. I suou interessi scietifici si sono rivolti soprattutto allo studio dell'olomorfia infinito-dimensionale e allo studio dei gruppi di trasformazioni. ha fatto parte per lungo tempo del Gruppo Organizzatore delle Olimpiadi della Matematica.