Questo saggio presenta in una prospettiva nuova, chiara e concisa, il fondamento teorico dell’arte di Paul Klee. Andando oltre le intrepretazioni più note dell’opera di questo artista, che è stato tra i protagonisti dell’arte moderna, gli autori interpretano in senso attuale la profondità del pensiero iniziatico di Klee, focalizzando la loro attenzione sull’occhio dell’opera - il punctum, come avrebbe detto Roland Barthes, - che guarda e apre alla comunicazione creatrice con gli altri.
Gli autori profilano anche, per l’insegnamento delle arti plastiche oggi, una metodologia che rielabora il disegno come nucleo di un processo dialettico alla base di ogni atto creativo, offrendo così a docenti e studenti un utile manuale di lavoro.
Il saggio si completa con un’introduzione di Fabienne Eggelhöfer, curatrice del Zentrum Paul Klee di Berna, tra i più importanti esperti dell'opera e dell'insegnamento del pittore svizzero.
Biografia degli autori
Alexandros Briasoulis
Laureato in Lingua e filologia tedesca presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Thessaloniniki, studia pittura all’Accademia di belle arti di Firenze, laureandosi con una tesi su Paul Klee, il cui relatore è stato Massimo Orsini
Massimo Orsini
Artista e docente di Anatomia artistica ed Elementi di morfologia all’Accademia di belle arti di Firenze, lavora da anni ad un programma di ricerca di natura semiotica sul corpo e i rapporti che lo compongono in relazione all’opera dell’artista. Ha elaborato e sperimentato un nuovo metodo di disegno creativo al buio, programmato in fasi, che mira allo studio della formazione in rapporto alla formatività. E’ autore di vari scritti, tra i quali Il corpo del segno (Firenze 2005), Forma e anima (Firenze 2006)