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Pisa University Press

Plurisoggettività nel reato e come reato

di Tullio Padovani

editore: Pisa University Press

pagine: 352

La collana: problemi del diritto e della giustizia penale nell'epoca contemporanea possono essere...
16,00

Lo scrigno di famiglia

La dote a Torino nel Settecento

di Agnese Maria Cuccia

editore: Pisa University Press

pagine: 350

Per tutto l’ancient régime la dote delle spose costituiva un capitale inalienabile il cui usufrutto spettava ai mariti, ferma restando la proprietà femminile. Un bene tutelato dalla legge, intoccabile, che andava custodito dalla coppia per tutto l’arco della vita. Ma non accadeva così nella Torino del Settecento dove il capitale dotale rappresentava non un tesoro da seppellire ma uno “scrigno” che i coniugi scoperchiavano in caso di bisogno: per acquistare titoli, per comprare il tetto sotto cui vivere, il campo da coltivare, la bottega e gli utensili del mestiere. La dote era un capitale insostituibile per una giovane coppia, ma era anche una risorsa cui si attingeva a piene mani nel corso del tempo, durante i difficili momenti di crisi vissuti dalle famiglie.
10,00

La Costituzione e la sua revisione

editore: Pisa University Press

pagine: 270

Il Volume raccoglie, con gli opportuni aggiornamenti e integrazioni, gli Atti della giornata di...
18,00

Mediazione sociale

Riflessioni teoriche e buone pratiche

di Pierluigi Consorti, Andrea Valdambrini

editore: Pisa University Press

pagine: 216

La dimensione sempre più multiculturale delle città contemporanee pone nuove sfide alla capacità di mantenere solidi legami sociali. La diffusione dei valori di tolleranza, partecipazione e solidarietà appare spesso più proclamata che praticata. Le comunità locali sembrano poco capaci di gestire la conflittualità e finiscono col delegare all’autorità pubblica (forze dell’ordine, magistratura, sindaci, …) la responsabilità di trovare risposte adeguate ai problemi di insicurezza e intolleranza che comunque le affliggono. La mediazione sociale rappresenta una via ancora poco praticata. Tuttavia mostra grandi potenzialità perché esprime una forma di cura dei legami sociali attenta alla ricostruzione di spazi di dialogo e partecipazione. La trasformazione mediativa di tali conflitti sostenendo la riappropriazione della responsabilità delle comunità locali, migliora la convivenza sociale. Questo volume raccoglie gli sforzi di ricerca interdisciplinare svolti su questo tema nell’ambito del Centro interdisciplinare «Scienze per la pace» dell’Università di Pisa. Sono stati affrontati ed approfonditi teoricamente vari contesti di applicazione, insieme ad una selezione di buone pratiche efficacemente sperimentate sul territorio nazionale. Con saggi di: Anja Corinne Baukloh, Marco Bertoluzzo, Alessandro Carta, Claudia Casini, Fulvio Corrieri, Giovanni Cosi, Flavio Croce, Andrea Fineschi, Sandro Mazzi, Paolo Nicosia, Ornella Obert, Francesco Pozzi, Duccio Scatolero, Giovanni Scotto, Andrea Valdambrini, Paolo Vanni, Maria Angela Zumpano.
15,00

Fondo segreto

Un filo rosso per una nuova didattica delle arti attraverso Paul Klee

di Alexandros Briasoulis, Massimo Orsini

editore: Pisa University Press

pagine: 224

Questo saggio presenta in una prospettiva nuova, chiara e concisa, il fondamento teorico...
15,00

ARGROCHIMICA 3 2014

Rivista internazionale di Chimica vegetale, Pedolgoia e fertilizzazione del suolo dell'Università di Pisa

rivista: Agrochimica

pagine: 96

In questo numero:  T. Georgiadis - The microclimate of our cities G. Lorenzini, C. Nali - A challenging job: Plant pathology in the urban environment F. Manes, E. Salvatori - Ecosystem Services of urban trees: The case of Rome  F. Ferrini, F. Bussotti, M. Tattini, A. Fini - Trees in the urban environment: response mechanisms and benefits for the ecosystem should guide plant selection for future plantings  F. Bussotti, M. Pollastrini, D. Killi, F. Ferrini, A. Fini – Ecophysiology of urban trees in a perspective of climate change  G. Gerosa, A. Finco, M. Chiesa, R. Marzuoli - Plants in the city and their gaseous exchanges with the atmosphere. A possible way to estimate the air pollutant removal by plants and the related biological cost  
Gratuito

Archivio Penale 3/2014

Rivista quadrimestrale di Diritto e legislazione penale speciale, europea e comparata

rivista: Archivio Penale

pagine: 368

 In questo numero Désirée Fondaroli, Le nuove frontiere della colpa d’autore: l’orso “problematico” Sandro Furfaro, Tormentoni e tormenti: la “Carta di Napoli” e il vizio di motivazione Agostino De Caro, La prospettive di riforma del giudizio di legittimità e la c.d. Carta di Napoli Cristiana Valentini   Chi ha paura dei custodi? Claudia Recchione , Pronunce della Corte EDU e giurisprudenza della Cassazione tra tutela dei diritti individuali e salvaguardia degli interessi collettivi Oliviero Mazza, Una deludente proposta in tema di presunzione d’innocenza Ilaria Redaelli, La condanna in appello dell’imputato assolto, fra antinomie di sistema, principi europei ed interpretazione costituzionalmente orientata Ettore Squillaci, Il “nuovo” reato di scambio elettorale politico-mafioso. Pregi e limiti di una riforma necessaria Elisabetta Galli, Il caso di Radio Vaticana: problemi antichi e nuovi in tema di elettrosmog Cristina Gazzetta, L’emergenza terroristica. Appunti di geometrie costituzionali Daniela Chinnici, La sospensione del processo e il rito degli irreperibili tra novità e ambiguità Maria Francesca Cortesi, Confisca di prevenzione “antimafia” e confisca “allargata”: rapporti ed interferenze processuali Luca Verzelloni, Il lungo dibattito sui criteri di priorità negli uffici giudicanti e requirenti Enzo Musco, A proposito... di legalità penale Vito Plantamura, L’omicidio per legittima difesa Federico Girelli, Le intercettazioni indirette delle comunicazioni dei parlamentari Vico Valentini, Di nuovo alle Sezioni unite la questione della computabilità a fini cautelari del concorso omogeneo di circostanze ad effetto speciale. Andrea Chelo, Principio di specialità, estradizione suppletiva e garanzie per il ricercato Lucia Parlato, Giudizio abbreviato “non condizionato” e attenuante ex art. 13 d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74: un connubio in cerca di specifiche regole di convivenza Erica Farinelli, I limiti alle previsioni di garanzia de libertate: fissità del quadro indiziario e non essenzialità di nuovo interrogatorio per il ripristino della misura cautelare Gianrico Ranaldi, Misure di prevenzione patrimoniali, “buona fede” dell’istituto di credito mutuante ed ordine di cancellazione delle ipoteche: quali “regole d’uso Maurizio Riverditi, Oltre i confini dell’elusione fiscale: considerazioni sul caso Mediaset Roberto Borgogno,Disorientamenti giurisprudenziali in tema di misure di prevenzione patrimoniale Sartarelli, La prima volta (in Cassazione) della c.d. usura in concreto Barbara Lavarini, Di nuovo alle Sezioni unite la questione della computabilità a fini cautelari del concorso omogeneo di circostanze ad effetto speciale. Mauro Ronco,Recensione a “Manuale di procedura penale europea”, Milano, 2014, a cura di Roberto E. Kostoris Federico Gaito, Recensione a G. Di Federico – M. Sapignoli, I diritti della difesa nel processo penale r la riforma della giustizia, Padova, 2014.    
30,00

M. Terenzio Varrone- De vita populi romani

Introduzione e commento

di Antonino Pittà

editore: Pisa University Press

pagine: 368

Il De vita populi Romani, probabilmente scritto da Varrone nel 43 a.C., forniva un sunto dello...
26,00

Promemoria per avvocati

Ragionare, scrivere, difendere i diritti.

editore: Pisa University Press

pagine: 360

Perché un promemoria e perché su tre temi specifici.Innanzitutto i temi, perché è in seno alla Scuola Superiore dell’Avvocatura che lo studio e la diffusione di discipline sino ad allora ignorate sono stati per la prima volta introdotti nella formazione iniziale e ricorrente dell’avvocato e nel confronto culturale che deve animarla.Si tratta della teoria e della tecnica dell’argomentazione giuridica, del linguaggio giuridico e della scrittura, e dell’etica professionale quale proiezione nella sfera degli interessi generali e dell’etica pubblica della responsabilità sociale connaturale al ruolo assegnato all’avvocato nell’ordinamento costituzionale.Si è così sedimentato negli anni un patrimonio di studi, di riflessioni e di tecniche professionali che è documentato dai numerosi libri pubblicati in questa collana e nella rivista della Scuola Superiore.Dalla rivista è stata tratta questa raccolta dei più rilevanti scritti pubblicati nell’ultimo quadriennio.Promemoria è una amichevole e solidale esortazione a tenerne conto, perché siano di aiuto agli avvocati nel percorrere il difficile e spesso oscuro cammino nei meandri del diritto e della giustizia.
16,00

Generazione privata

Soggettività giovanile in un'area territoriale della Toscana

editore: Pisa University Press

pagine: 240

È una generazione privata del futuro e costretta nella sfera privata. Privazione e privatizzazione sono due caratteri che aiutano a riconoscere molti percorsi dei giovani oggi. Con poche chances di giocare in pubblico e collettivamente desideri e aspettative maturate nella interminabile gestazione adolescenziale. In questo volume presentiamo l’ultimo step di un modello d’indagine sulla soggettività giovanile predisposto nel 1988, proseguito nel 1995 con un approfondimento sul rapporto tra le generazioni e nel 2000 con una verifica sull’intero territorio nazionale. L’ipotesi che ha guidato quel lungo percorso può esser così riassunta: nell’attuale differenziazione degli ambiti di vita e nel pluralismo dei modelli culturali, la qualità percepita delle relazioni e il grado di riflessività costituiscono due assi di strutturazione ( o destrutturazione) della soggettività giovanile. I risultati delle ricerche precedenti e di quella qui presentata hanno ampliamente convalidato quell’ipotesi. Rispetto alle precedenti esperienze di ricerca, quest’ultimo lavoro ha lo scopo di mettere a fuoco  una realtà territoriale definita- Viareggio, una cittadina di medie dimensioni della costa toscana, terreno delle passate indagini locali- i cambiamenti e la continuità nel segmento giovanile, e di testare strumenti sintetici di descrizione e definizione della soggettività giovanile.Dalla ricerca emergono singolari composizioni di opposte dimensioni delle esperienze. È il tentativo di molti giovani di conciliare orientamenti divergenti: individualismo e altruismo, acquisitività e solidarietà, strumentalità e espressività. L’individualismo altruista, l’acquisività solidale, la strumentalità espressiva acquistano il significato di un’ inusuale sospensione sociale dell’ambivalenza, che tende a conservare-insieme e in tensione- spinte motivazionali contraddittorie.Tra gli altri risultati, emerge inoltre la tendenza ad “ addomesticare il presente” a ridurre lo spazio delle esperienze entro le mura domestiche e a immaginare la possibilità di addomesticare anche il futuro. Ma oggi più che mai, il futuro è esattamente non-domestico. Chiede congedo dal presente. È un invito a lasciare la “ casa”. In un gioco di complicità e irresponsabilità tra generazioni, la pretesa di addomesticare il futuro annuncia una corruzione del tempo delle giovani generazioni, come un trattenere nelle viscere troppo a lungo un corpo che non vuole uscire alla luce.
15,00

"Nel mezzo"

Microfisica della mediazione nel mondo greco antico

di Andrea Cozzo

editore: Pisa University Press

pagine: 496

Arbitrato, mediazione, interposizione sono pratiche di gestione dei conflitti (alternative tanto alla violenza quanto al rigido e astratto diritto) che la società contemporanea, bisognosa di ricostruzione del senso della comunità, va lentamente riscoprendo. Nel mondo greco antico, da Omero al IV sec. d.C., queste pratiche erano già conosciute e sperimentate a diversi livelli: nei rapporti interpersonali, in quelli interni alla polis e in quelli tra le poleis. Superando l’idea del mondo greco polarizzato fra «irenismo comunitario» e «bellicità perenne» (esterna o interna alla polis), questo volume dà spazio ad una rigorosa ricostruzione storica che permette di scorgere gli elementi qualificanti di un’organizzazione concettuale tipica della forma mentis dei Greci, che si estende in tutti gli ambiti, da quello delle teorie politiche a quello delle competizioni sportive.In particolare, la prassi e la riflessione teorica dei Greci mostrano come l’azione di una terza parte potesse frenare la violenza e, spesso, avviare dinamiche capaci di soddisfare tutti gli attori coinvolti nel conflitto.Queste esperienze antiche possono aiutarci a vivere anche oggi il conflitto in forme costruttive, in grado di salvare – insieme – sia la giustizia sia le relazioni umane.Con un saggio di Giovanni Scotto.
18,00

Reato d'autore e tecniche di frammentazione penale

di Daniela Falcinelli

editore: Pisa University Press

pagine: 156

Le ragioni ed i riflessi della compenetrazione tra Soggetto e Fatto di reato sono questioni che l’attualità conosce e di cui discute, sia sul piano del diritto che sul piano della politica criminale. Lo dimostra l’osservazione “empirica”, dove si tocca la progressiva estensione del perimetro del reato proprio, quale tipologia di fattispecie criminose che secondo l’inquadramento tradizionale postula il possesso di particolari requisiti o qualità in capo al soggetto attivo; requisiti o qualità che assumono con ciò il ruolo di elemento costitutivo del reato, in giustapposizione a quelle qualificazioni soggettive – così l’imputabilità – che rappresentano status soggettivi (riferibili all’autore) indipendenti dalla struttura tipica.Nella portata di queste riflessioni il campo di osservazione si proietta nella storia moderna del diritto penale, per verificare l’adattamento che il fattore “qualifica soggettiva” penalmente rilevante ha vissuto col superamento dell’atmosfera culturale in cui si era originariamente immersa la codificazione penale dello scorso secolo, e con l’affermarsi dei nuovi principi e valori dettati dalla Carta costituzionale. La scelta di sistema che evolutivamente se ne può trarre, si plasma quindi attorno alla validità oggettiva della qualifica soggettiva, nel senso che la “classificazione del soggetto” esige di avere riflesso sulla specifica tipicità del comportamento: esso prende forma col modularsi attraverso l’esercizio dei poteri tipici connessi a quel ruolo; e a seconda dei casi avrà il nome del comportamento punito, ove si tratti della condotta tipizzata del soggetto agente, ovvero del comportamento manifestato in concreto nella realtà della vicenda tipizzata ove si tratti di soggetto vittima del reato. È del resto la visione della realtà umana ad attestare come ogni individuo cresca in un determinato ambiente ed entri in un ruolo sociale in virtù del quale ci si aspettano da lui determinate prestazioni: l’individuo è bensì libero di compiere delle scelte, ma la sua libertà rimane tuttavia in un certo senso condizionata dalla esistente struttura sociale. Lo sguardo che le teorie funzionalistiche – id est, la teoria dei “ruoli” – getta alla società non sembra dunque così lontano rispetto a quello assunto dal legislatore penale, seppure nella limitata misura in cui le prime come il secondo “leggono” il comportamento dell’individuo in base allo status che occupa in uno dei determinati sottosistemi che compongono il sistema sociale. I ruoli sono difatti strutture normative che determinano le aspettative, vale a dire l’insieme dei diritti e doveri, nei confronti di chi occupa una determinata posizione sociale. Quando sono noti i ruoli che un individuo svolge, c’è già – allora – una immagine “ideale ed astratta” dei contorni che si assegnano al suo comportamento in quel dato contesto, e che quel comportamento rendono riconoscibile, “apparentandolo” al determinato soggetto. Quando il ruolo sta scritto nella norma penale, occorre apprezzare il rilievo ed il riflesso sulla tipicità oggettiva che a quel ruolo si assegna, conferendo una speciale “certezza” alla fattispecie ncriminatrice mercé la precisazione letterale-fenomenica del fatto punito e la determinatezza dell’avvenimento destinata a riflettersi nella sua verifica e dimostrazione processuale.  
18,00

Il progetto RHEA: robot autonomi per la difesa mirata delle colture agrarie

ATTI DELLA GIORNATA DI STUDIO DELL’ACCADEMIA DEI GEORGOFILI: “Il progetto Rhea: risultati e acquisizioni”

editore: Pisa University Press

pagine: 122

La crescente importanza dell’“Agricoltura di Precisione” e lo sviluppo di robot permette di ipotizzare per il prossimo futuro grandi cambiamenti nel settore della meccanizzazione agricola. In questo contesto, dal 2010 al 2014, è stato realizzato il progetto RHEA (Robot Fleets for Higly Effective Agriculture and Forestry Management), finanziato dall’UE. L’obiettivo è stato quello di progettare e realizzare un sistema autonomo per il controllo delle infestanti su specie erbacee e per effettuare trattamenti fitosanitari su specie arboree. Con questa finalità è stata realizzata una flotta di robot composta da unità aeree e terrestri, che lavorano in cooperazione tra loro e sono in grado di operare in tre scenari diversi: diserbo chimico del frumento, fisico del mais e difesa dell’olivo.Questo volume è composto da un capitolo introduttivo in cui vengono affrontate le tematiche dell’agricoltura di precisione, seguito da tre capitoli nei quali sono riportati i risultati conseguiti nel progetto RHEA che rappresentano un’applicazione innovativa dell’agricoltura di precisione alla difesa dei vegetali, consentendo di ridurre sensibilmente (del 75% circa) l’impiego di agrofarmaci.
14,00

Prospettive plurilingui e interdisciplinari nel discorso specialistico

editore: Pisa University Press

pagine: 160

La riflessione sui linguaggi di specialità si impone all’attenzione dei linguisti sia sul...
14,00

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