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Pisa University Press

Strutture linguistiche e dati empirici in diacronia e sincronia

di Giovanna Marotta, Francesca Strik Lievers

editore: Pisa University Press

pagine: 272

Il volume Strutture linguistiche e dati empirici in diacronia e sincronia rappresenta il frutto del lavoro di un gruppo di ricerca facente capo alla Sezione di Linguistica del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa. I saggi qui riuniti, aventi per oggetto varie strutture e dinamiche linguistiche, fanno perno su tre temi, centrali nel panorama attuale della disciplina: linguistica storica e mu­tamento linguistico, strutture linguistiche tra sincronia e diacronia, acquisizione e perdita del linguaggio. Le molteplici questioni affrontate coinvolgono diversi livelli di analisi, spaziando dalla fonologia alla semantica, dal lessico alla morfologia. Nel contempo, ampio è lo spettro delle lingue prese in esame: latino, greco, italiano, inglese, arabo. Le ricerche illustrate presentano una solida base empirica, talora affiancata da mo­derne metodologie di analisi. Sul piano teorico, le diverse prospettive assunte dagli autori risultano collegate fra loro grazie ad una comune istanza cognitivista, senza tralasciare la considerazione per i fattori sociali e storici, costanti nella fenomenolo­gia linguistica di ogni tempo e luogo.
27,00

Archivio Penale n. 3/2016

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 274

In questo numero:   Paola Severino, Legalità, prevenzione e repressione nella lotta alla corruzione Daniele Negri, Il dito della irretroattività sfavorevole e la luna della garanzia giurisdizionale: la posta in gioco tra Corte di Giustizia UE e Corte costituzionale Daniela Falcinelli, La prescrizione e il coraggio dell’interpretazione. Punire il colpevole del reato, tra discrezionalità giudiziale e necessità di sistema Adelmo Manna, Il difficile dialogo fra Corti Europee e Corti Nazionali nel diritto penale: il caso Taricco Cristiana Valentini, Dall’“azione penale apparente” al processo della verità apparente Roberta Aprati, L’effettività della tutela dei diritti dell’uomo: le Sezioni unite aggiungono un tassello Caterina Scaccianoce, Condizioni di detenzione e cooperazione giudiziaria: verso una rafforzata tutela della dignità del detenuto Mauro Ronco, Le aporie del concorso esterno in associazione mafiosa Pierpaolo Dell’Anno, Angelo Zampaglione, Il convivente nel processo penale: dalla facoltà di astenersi dal deporre a quella di opporsi alla richiesta di archiviazione Ilaria Merenda, L’aggravante ambientale: spunti per una riflessione in materia di circostanze Paola Scevi, Riflessioni su reati culturalmente motivati e sistema penale italiano Giorgia Cerami, Soglie di punibilità e confisca per equivalente in materia penal-tributaria: vecchi e nuovi problemi di diritto intertemporale Barbara Lavarini, I profili processuali dei recenti provvedimenti di depenalizzazione Sabrina Caporale, Ne bis in idem internazionale. Il provvedimento di archiviazione non sempre chiude definitivamente il processo Sandro Fùrfaro, Passi significativi verso effettivi controlli e concrete garanzie nel giudizio di prevenzione Nadia E. Larocca, La “regolarità” della detenzione per i migranti ristretti nei centri di identificazione ed espulsione  
30,00

Misurare innestare comporre / Measure Graft compose - Nuova edizione

Architetture storiche e progetto/ Historical Architectures and design

di Giovanni Battista Cocco, Caterina Giannattasio

editore: Pisa University Press

pagine: 208

Nuova edizione - Il tema dell’incontro tra Antico e Nuovo in architettura, seppure discusso da oramai oltre un sessantennio, è tutt’ora attuale. Si tratta di un argomento molto complesso, dove il confronto tra la Composizione architettonica e urbana e il Restauro può condurre a risultati qualificati e controllati. Alla luce di ciò, il volume affronta l’argomento con un approccio multiscalare e interdisciplinare, aprendosi anche al dibattito internazionale, nella ricerca di una base metodologica con cui leggere e orientare il progetto sulle preesistenze. Un progetto che guardi il presente attraverso il passato, per risignificare il futuro di luoghi, spazi e forme e dia risposte consapevoli alle accelerazioni temporali che la città  contemporanea impone.  Although the relationship between historic and contemprary architecture has been discussed for over sixty years, the question is still relevant today. It is a highly complex topic in which the right balance between Architecture, Urban Design and Restoration can produce precise and high-quality results. This volume explores the topic through a multi-scale and interdisciplinary approach, also touching on the international debate, in search of a methodological foundation from which to interpret and guide design for historic architecture. Design looks at the present through the past, giving new meaning to places, buildings and forms, providing thoughtful answers with the ever-increasing speed that  the contemporary city demands.  
20,00

Il capitale relazionale delle Università

editore: Pisa University Press

pagine: 184

Il volume si propone di fornire un modello valutativo e gestionale del capitale relazionale nelle università, interpretandone le speci­fiche componenti elementari, nel quadro più vasto del cosiddetto capitale intellettuale.A tal fine, il modello utilizzato considera, in primo luogo, le tre mis­sioni (didattica, ricerca e terza missione) e le collegate relazioni con i vari stakeholder: gli studenti, la comunità scientifica, le imprese, le istituzioni (gli enti locali, gli enti territoriali, lo Stato e così via) e, più in generale, il territorio a livello economico-sociale.A partire dal suddetto modello “relazionale”, vengono individuati i principali parametri (drivers) in grado di esprimere la qualità delle relazioni: 1) gli effetti economici derivanti dalla relazione; 2) l’even­tuale trasferimento di know-how; 3) la reputazione/immagine che la relazione contribuisce a creare; 4) il livello di soddisfazione degli attori coinvolti nella relazione; 5) l’intensità e la stabilità della rela­zione; 6) le potenzialità di sviluppo della relazione, tenendo conto degli ostacoli/vincoli e delle opportunità interne ed esterne; 7) i co­sti diretti e indiretti della relazione. Per ciascun parametro, infine, vengono definiti specifici indicatori di performance.
18,00

Archivio Penale 2/2016

Rivista quadrimestrale di Diritto e legislazione penale speciale, europea e comparata

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 344

In questo numero:  Federico Romoli -  “Brexit” e prospettive della giustizia penale nei rapporti tra Regno Unito e Unione Europea  Alfredo Gaito e Sandro Furfaro - Le nuove intercettazioni “ambulanti”: tra diritto dei cittadini alla riservatezza ed esigenze di sicurezza per la collettività  Alberto Cisterna - Spazio ed intercettazioni, una liaison tormentata. Note ipogarantistiche a margine della sentenza Scurato delle Sezioni unite  Leonardo Filippi - L’ispe-perqui-intercettazione “itinerante”: le Sezioni unite azzeccano la diagnosi, ma sbagliano la terapia (a proposito del captatore informatico)  Lorenzo Picotti - Spunti di riflessione per il penalista dalla sentenza delle Sezioni unite relativa alle intercettazioni mediante captatore informatico  Enrico Mario Ambrosetti  - La riforma della prescrizione del reato tra progetti legislativi e alternative giudiziarie  Manfredi Bontempelli - Ne bis in idem e legalità penale nel processo per gli abusi di mercato  Ciro Santoriello – “La Cassazione è giudice della sentenza e non del processo”: un’affermazione equivoca e pericolosa  Giovanni Paolo Accinni - Depenalizzare il reato di impedito controllo dei revisori ha il significato della sconfessione della riaffermazione del primato della pena detentiva quale efficace strumento di prevenzione delle falsità di bilancio  Marcello Sestieri - Limiti edittali alla punibilità nei reati societari che offendono capitale sociale e riserve  Maria Teresa Abbagnale - In tema di captatore informatico  Alessandro Pasta - La rinnovazione in dibattimento della richiesta di patteggiamento  Adelmo Manna- Il nuovo delitto di false comunicazioni sociali (tra law in the books and law in action:  cronaca di una discutibile riforma)  Giuseppe Riccio - Introduzione al Seminario su “Errori e rimedi nel processo penale”  Veronica Manca - La ragionevolezza del dubbio nel delitto di calunnia: criterio di accertamento del dolo o espediente per una responsabilità sostanzialmente colposa?  Giovanni Caruso - La persistente rilevanza di «fatti» e «valutazioni» nella riforma del falso in bilancio ex lege n. 69 del 2015: la soluzione delle Sezioni unite  Laura Cesaris - Quali garanzie per il garante dei detenuti?  Teresa Bene - I poteri di controllo della Corte di cassazione in punto di discorso argomentativo  Enrico Marzaduri - La difesa dell’imputato dinanzi alla Corte di cassazione e la pretesa inapplicabilità dell’art. 108 c.p.p.: una lettura davvero riduttiva del ruolo del difensore nei giudizi di legittimità  Alessia Muscella - La motivazione apparente tra disciplina attuale e prospettive di riforma  Gabriele Civello - Recensione a M. Pawlik – L. Cornacchia (a cura di), Hans Welzel nella prospettiva attuale: fondamenti filosofici, sviluppi dogmatici ed esiti storici del finalismo penale  Mauro Ronco - Recensione a Marcello Gallo, La regola e il giudizio. 
30,00

Conciliare interessi amministrando, nel dialogo tra scienza tecnica e diritto

Il caso dei titoli abilitativi alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocrburi e dell'autorizzazione integrata ambientale

di Giovanna Pizzanelli

editore: Pisa University Press

pagine: 192

L’indagine sul tema origina dalla riflessione sul crescente ruolo dei rapporti tra le scienze giuridiche e le cd. scienze dure nell’ambito dei procedimenti a rilevanza ambientale. Obiettivo della ricerca è saggiare il ruolo del principio di precauzione all’interno delle decisioni amministrative volte alla tutela ambientale, con particolare riferimento al caso dei titoli abilitativi alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e all’autorizzazione integrata ambientale; tali decisioni presuppongono la ricerca di un dialogo tra scienza, tecnica e diritto e realizzano il complesso contemperamento tra interessi conservativi e interessi produttivi. Alla luce di tale contesto, emergono alcuni interrogativi di fondo, del tipo: qual è il grado di penetrazione delle scienze diverse da quelle giuridiche all’interno delle decisioni amministrative? Chi è il custode del principio di precauzione negli ordinamenti settoriali pervasi di tecnicità e volti a tutelare l’ambiente del suo complesso?  Con l’introduzione di Alberto Massera, professore ordinario di Diritto amministrativo presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa.  
16,00

La resilienza delle piccole città

Riflessioni teoriche e casi di studio

di Michela Lazzeroni

editore: Pisa University Press

pagine: 192

Quale ruolo possono avere le piccole città in un’economia che diventa sempre più globale e che si basa sulla conoscenza, sulla tecnologia, sulla cultura e sulla creatività con dinamiche di sviluppo nelle quali le grandi città appaiono favorite? A quali opportunità di sviluppo possono fare ricorso e a quale futuro possono aspirare le piccole città che sono state investite da processi di declino economico, di marginalizzazione e di contrazione demografica? Il volume cerca di dare risposte a questi interrogativi, adottando come chiave interpretativa il concetto di resilienza, intesa come capacità dinamica di un sistema territoriale di reagire agli eventi e ai cambiamenti, di enfatizzare le proprie caratteristiche distintive e di promuovere nuove traiettorie di sviluppo. L’attenzione si focalizza in particolare sulla resilienza delle piccole città con un passato industriale significativo, che si trovano negli anni più recenti ad affrontare crisi produttive e identitarie e a ripensare al proprio modello di sviluppo. Oltre a riflessioni di natura teorica e metodologica, il testo prende in esame tre casi di studio di piccole città a vocazione industriale: Sochaux-Montbéliard, situata nella Francia orientale, sede storica della Peugeot; Ivrea, localizzata in Piemonte, cresciuta intorno alla Olivetti; Pontedera, in Toscana, la città della Piaggio e della famosa Vespa. Da tali casi di studio emergono diversi percorsi soluzioni e strategie che costituiscono  materiale utile al dibattito scientifico e politico sul tema.  
19,00

Dinamiche di Comunità e servizio sociale

di Andrea Salvini

editore: Pisa University Press

pagine: 244

Questo volume nasce come esito del Convegno organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa in occasione della Giornata Mondiale del Servizio Sociale (Social Work Day) che si è svolto il 15 marzo 2016. Il testo è articolato in dodici saggi, accomunati da un duplice aspetto: da una parte, il modo in cui l’assistente sociale si relaziona alle dinamiche – complesse – di una comunità che esprime bisogni differenziati; dall’altra, il modo in cui la comunità, mediante le lenti degli studenti e degli stessi professionisti, si rappresenta la professione e le sue trasformazioni. In questo modo è possibile ricostruire i termini di un dialogo, quello tra l’assistente sociale e la comunità, che è mirato a realizzare livelli sempre più consistenti di adeguatezza del lavoro sociale professionale (e della formazione universitaria) rispetto ai bisogni delle persone e delle loro reti sociali, considerate come dimensioni attive del territorio di appartenenza.  Con i contributi di: Andrea Borghini, Antonio Aiello, Anders W.J. Andersen, Torunn A. Ask, Laura Bini, Simona Fiorillo, Cristina Galavotti, Riccardo Guidi, Raffaele Iervolino, Elisa Matutini, Roberto Mazza, Gerardo Pastore,  Irene Psaroudakis, Antonietta Riccardo, Andrea Salvini, Francesca Pia Scardigno, Domenico Tangredi, Francesco Vasca.    
16,00

Tra tecnica Modema e Progetto

Studio antropologico del design

di Claudio Rocca

editore: Pisa University Press

pagine: 146

Partendo dall’emblematico naufragio di Robinson Crouse per arrivare  all’analisi sociologica sull’influenza che il sistema degli oggetti d’uso quotidiano ha sul modo di essere dell’uomo, questo studio prende in considerazione il “bricolage” in quanto dispositivo che parla della nostra relazione identitaria con gli oggetti. Si svela così il moltiplicarsi delle catene “fai da te” e la risposta della società digitale che si sta evolvendo verso nuove forme di autoproduzione, di comunità informatiche, nuove tecnologie (stampanti 3D e FabLab) e nuovi materiali. La ricerca affronta così il modello antropologico che studia la moda e la teoria dei modemi, attraverso i quali si interpreta con una diversa e più ampia visione il mondo del design e la sua indessicalizzazione.La Vespa della Piaggio è il “case study” scelto dall’autore per approfondire una ricerca diacronica sugli scooter italiani del dopoguerra, la nascita e la tecnica del progetto, insieme alla teoria dei modemi e allo styling
15,00

Anatomia funzionale della formazione reticolare nel tronco encefalico dell'uomo

di Michela Ferrucci, Francesco Fornai

editore: Pisa University Press

pagine: 112

La conoscenza dell’anatomia funzionale della formazione reticolare del tronco encefalico rappresenta un aspetto fondamentale per la comprensione di molteplici funzioni nervose. Vengono riportati gli esperimenti classici sul sistema reticolare ascendente, in cui parte importante ebbe il Fisiologo pisano Giuseppe Moruzzi, e le indagini successive che hanno caratterizzato la natura “reticolare” dei neuroni e delle loro connessioni motorie e sensitive, la modulazione del dolore, della respirazione e del sistema cardiocircolatorio. La formazione reticolare viene descritta analiticamente come il fulcro arcaico di connessione tra la vita di relazione e la vita vegetativa dell’uomo. Il significato di queste connessioni si estende al ciclo sonno-veglia, al tono dell’umore e all’orientamento spaziale.Il testo si rivolge agli studenti di Medicina e Chirurgia, agli specializzandi o specialisti in discipline neuropsichiatriche e ai dottorandi di ricerca in neuroscienze, nonché ai cultori delle scienze umane interessati alla neurobiologia. La trattazione infatti avviene secondo criteri storici, anatomici e soprattutto funzionali con ricadute cliniche.Lo stile del testo è semplice, discorsivo piuttosto che tecnico. Questo, allo scopo di avvincere il lettore nel labirinto delle connessioni cerebrali di cui la formazione reticolare, se ben compresa, può rappresentare un filo di Arianna.  
14,00

Il melodramma cinematografico

Campioni di fantasia tragica

di Stefano Socci

editore: Pisa University Press

pagine: 160

Questo libro è un itinerario attraverso il melodramma cinematografico, che si nutre di emozioni e sentimenti, cioè di vicende essenzialmente intime e private, ma è capace di assorbire il senso e lo spirito dei tempi, di mutamenti antropologici, economici, politici e sociali. Il melodramma viene da lontano, i suoi elementi si sono codificati e precisati molto prima della comparsa della settima arte. Grazie a queste fitte e profonde radici, espressive, mitologiche, stilistiche e teoriche, è una delle migliori chiavi di lettura – e un eccellente veicolo di conoscenza – della storia del cinema, anche in rapporto alle metamorfosi della rappresentazione. Nell’introduzione viene descritto il percorso del melodramma, dal Cinquecento ai nostri giorni, dal palcoscenico al grande schermo. Nel primo capitolo è illustrato, in ordine cronologico, lo sviluppo del melodramma nel inema, elencando e analizzando molti titoli significativi, dal periodo muto alla contemporaneità. Il secondo capitolo si concentra su dodici film importanti, dal 1939 al 2015: Via col vento di Fleming, Pandora di Lewin, Casco d’oro di Becker, Senso di Visconti, Secondo amore di Sirk, Le lacrime amare di Petra von Kant di Fassbinder, L’ultimo imperatore di Bertolucci, Le onde del destino di von Trier, In the Mood for Love di Kar-wai, I segreti di Brokeback Mountain di Lee, La migliore offerta di Tornatore, Carol di Haynes.
12,00

In assenza

Appunti sull'autoritratto contemporaneo

di Laura Vecere

editore: Pisa University Press

pagine: 224

L’autoritratto, da sempre genere artistico, nel contemporaneo mette all’angolo il paradigma della somiglianza fisionomica mantenendo però la ‘presenza’ profonda dell’autore, attraverso indizi e sintomi che lo svelano da un piano più ‘arretrato’ rispetto a quello dell’apparenza immediata, del visibile. Il soggetto dell’autoritratto oggi si dà in una costellazione di modalità differenti, talvolta difficilmente imparentabili tra loro. Approfondendo il lavoro di un gruppo di artisti, l’autrice ritrova un filo conduttore del rinnovamento radicale di questo soggetto nella fedeltà che ciascuno ha verso la grande tradizione. Un legame  costituito non tanto dalla ripresa formale, quanto piuttosto dall’appropriazione dei processi mentali vitali che hanno determinato, e continuano a determinare, le forme. Cambiano le pratiche, le tecnologie e i linguaggi, e anche l’artista cambia il modo di guardare a se stesso come soggetto-oggetto di riflessione, soprattutto dopo la dissoluzione della rappresentazione, ampiamente consumatasi nel corso degli ultimi due secoli.  

II cannocchiale

di Jean-Charles-Leonard Sismonde de Sismondi

editore: Pisa University Press

pagine: 160

Durante il suo soggiorno londinese nella primavera 1793, la famiglia Simonde visitò, tra le molte altre attrazioni turistiche, anche il telescopio di William Herschel, situato a circa 40 miglia lontano da Londra, noto come Observatory House. La possibilità di guardare alla volta celeste con questo mastodontico strumento – lungo 12 metri e con alla base un specchio concavo di 120 cm di diametro – deve aver suscitato una forte impressione sul giovane Sismondi, all’epoca ventenne.Ci piace pensare che sia nata da quest’esperienza l’idea di intitolare il suo giornale satirico con il nome di Cannocchiale. Contrariamente a molti altri scritti, contemporanei e successivi, il testo infatti abbonda di metafore attinte all’astronomia: si legga ad esempio quando Sismondi, novello Gulliver, approda nell’isola della Superbia e tramite il cannocchiale della modestia riesce a rendersi conto che gli abitanti dell’isola, invece di essere una turba di gente rissosa, sono in realtà dei piccoli geni lillipuziani; o ancora quando definisce i baldi giovani che corteggiano le donne sposate «i satelliti minori delle belle», distanziandoli però nella loro superficialità, da quelle «comete erranti che secondo il sistema dell’Universo del Prof. Lambert, vanno da un sistema planetario a un altro, descrivendo lunghissime elipsi, ma avendo intorno a ciaschedun astro un perielio molto corto».   Come scrive però Alessio Bini, nel saggio che precede il testo, le ragioni sostanziali per cui Sismondi attinge a questa metafora sono ben altre. Ricordando come il cannocchiale galileiano abbia messo a tacere la cosmologia e il sensismo aristotelici, Bini suggerisce di considerare la funzione specifica svolta dal cannocchiale, che è quella «di aiutare la ragione a capire com’è fatto il mondo, potenziando i sensi». Vi è dunque anche una non celata motivazione pedagogica innata in questa impresa letteraria, che è quella di educare una società (nello specifico, quella pesciatina) a guardare a se stessa con ironia, a mettere in discussione quanto è dato per acquisito, confrontandosi con altri mondi e altri costumi  
14,00

La regolazione dei prezzi in Italia tra le due guerre

Tanto rumore per poco?

di Alberto Bianchi

editore: Pisa University Press

pagine: 198

Durante la prima metà del Novecento in Italia, come altrove, la regolazione dei prezzi si inserì sempre più profondamente nella realtà economica del paese diventando uno stabile strumento d’intervento pubblico per governare sia le emergenze belliche sia le differenti fasi congiunturali, conseguenti, ad esempio, a “quota novanta” o alla svalutazione della lira a metà degli anni Trenta.Seguendo un’analisi storico-istituzionale, il volume ricostruisce, dopo aver esaminato il sistema annonario attuato durante la Grande guerra, le modalità con cui il controllo dei prezzi tentò di modificare, negli anni Venti e Trenta, i meccanismi di autoregolazione del mercato istituzionalizzando la “contrattualità” corporativa tra le imprese. Quell’esperienza regolativa, pur suscitando l’interesse e l’entusiasmo di molti autori contemporanei, fu costellata da numerosi punti critici di ordine istituzionale, organizzativo, sociale ed economico. La macchina amministrativa preposta al sistema di requisizione-calmiere-razionamento mostrò poi tutta la sua fragilità anche di fronte alle urgenti e pressanti necessità di pianificazione di un’economia belligerante, mancando spesso della necessaria efficienza e tempestività per contrastare le transazioni di mercato nero. Si fece sicuramente molto “rumore” attorno alla disciplina dei prezzi, ma i risultati furono piuttosto deludenti rispetto alle attese.  
16,00

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