Il volume ripercorre le complesse vicende processuali di C. Giulio Basso, proconsole della provincia di Bithynia processato per repetundae innanzi al senato romano nell’anno 103 d.C., così come tratteggiate da Plinio il Giovane (che ebbe un ruolo chiave nel collegio difensivo) in Epist. IV.9.
Nei primi due capitoli, di carattere introduttivo e preparatorio, vengono messe in luce svariate questioni, tra cui la formazione oratoria di Plinio sulla base, in particolare, dell’insegnamento di Quintiliano, il suo tirocinio e la sua giovanile attività difensiva davanti al tribunale dei centumviri, prima di passare a patrocinare in senato i processi per repetundae, taluni tratti della sua ‘deontologia’ professionale, nonché le peculiarità stilistiche dell’arringa dibattimentale (actio) ed il loro rapporto con l’opera di retractatio in vista della pubblicazione del testo definitivo dell’oratio.
Muovendo da questi presupposti, l’a. sviluppa, alla luce della dottrina retorica degli status causae, il proprio originale punto di vista nella ricostruzione della strategia difensiva concretamente adoperata da Plinio, che valse a conservare all’imputato la propria dignitas senatoriale.
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Biografia dell'autore
Federico Procchi
Avvocato, dal 2014 è Professore associato di Diritto Romano presso il Dipartimento (ex Facoltà) di Giurisprudenza dell’Università di Pisa. È membro del Consiglio Direttivo della Fondazione Scuola Forense “Alto Tirreno” e del Consiglio per le Attività Culturali della Scuola Superiore dell’Avvocatura, Fondazione del Consiglio Nazionale Forense. Ha tenuto lezioni e conferenze presso Università italiane ed estere. È autore di monografie, saggi ed articoli dedicati allo studio degli ordinamenti antichi e dell’esperienza giuridica moderna.