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Pisa University Press

La città delle nazioni

Livorno e i limiti del cosmopolitismo

editore: Pisa University Press

pagine: 400

Per effetto del portofranco e di un sistema istituzionale basato su un regime giuridico eccezionale, Livorno fu la città che, negli anni qui presi in considerazione, seppe trasformare, forse più di ogni altra al mondo, i conflitti e le differenze sociali, religiose, etniche e culturali in un modello di mediazione. Non senza pagare un caro prezzo, né commettere errori.Questo libro racconta, con la voce di quindici studiosi provenienti da cinque paesi diversi, le storie mai raccontate della città che scoprì, con tutte le sue luci e le molte ombre, il segreto della convivenza in una complessa società multiculturale.  
22,00

La guerra, la violenza, Gli altri e la frontiera nella "Venetia" altomedievale

di Luigi Andrea Berto

editore: Pisa University Press

pagine: 176

Tra la fine del sesto secolo e gli inizi dell’undicesimo la Venezia delle lagune subì delle drastiche modificazioni. Da una periferia poco rilevante dell’impero bizantino diventò la massima potenza adriatica. In tale periodo i Venetici avevano inoltre ottenuto la piena indipendenza da Costantinopoli, evitato di essere assorbiti dai poteri della vicina terraferma e di subire disastrose distruzioni ad opera di incursori ed invasori, guadagnato sempre più ampie zone di mercato nell’Italia settentrionale e nel Mediterraneo orientale e raggiunto un assetto politico-istituzionale stabile. Questo non fu un processo lineare, ma i Venetici conseguirono e difesero questi risultati con grande tenacità, creando così le basi per il notevole sviluppo dei secoli successivi. Questo volume esamina alcune tra le più rilevanti tematiche che contraddistinsero Venezia nel corso di quest’epoca: la guerra, la violenza, la maniera in cui gli “altri” erano percepiti che cosa si conosceva su di loro e la frontiera.  
16,00

Egitto e Vicino Oriente 2015

vol.XXXVIII

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 204

In questo numero: Angela Garrè - Per una nuova interpretazione del controverso nome “Misphragmuthosis”  Emanuele Casini - The three-dimensional representations of the human-headed bA-bird: some remarks about their origin and function  Paolo Marini - Uno studio iconografico del rilievo Firenze 5412: una cappella per il culto della dea Renenutet?  Lisa Sartini - The black coffins with yellow decoration: a typological and chronological study  Flora Silvano - Una nuova tipologia vitrea ad Antinoe, Egitto  Fabio Betti, Andrea Gariboldi - Fortuna cristiana di Iupiter in un sigillo dall’Iran Sasanide  Michele Degli Esposti, Walid al-Muzini - A new seal from the ancient oasis of Salut (Central Oman)  Daniele Mascitelli - Le gesta di Šammar Yuriš dall’epigrafia alla tradizione arabo-islamica Un esempio di “costruzione” narrativa della storia preislamica   Marilina Betrò - Il sarcofago e il cartonnage di Tentamonnesuttaui, Firenze n. inv. 2176 e 2173    
25,50

L'"ebreo" nella letteratura inglese medievale

di Enrico Giaccherini

editore: Pisa University Press

pagine: 208

Chimere”, fantasie irrazionali disancorate dalla realtà verificabile, è il termine con il quale agli inizi degli anni ’90 lo storico canadese Gavin Langmuir definì le rappresentazioni degli ebrei cristallizzate nell’immaginario comune dell’Europa medievale e cristiana. Ecco perché anche quella elaborata in una manciata di testi della narrativa e della drammaturgia medioinglesi soprattutto fra XIV e XV secolo non è una rappresentazione letteraria degli, o di, ebrei nell’Inghilterra del tempo, ma dell’“Ebreo”: una chimera, appunto, una creatura fantastica appartenente allo spazio del  mito piuttosto che a quello del reale.Privilegiando, pur senza rinunciare alla indispensabile contestualizzazione “culturale”, l’analisi testuale e letteraria, questa indagine si rivolge in particolare a quelle opere che, sempre nell’ottica del cristianesimo imperante, collocano l’“Ebreo”, nelle sue varie declinazioni, al centro dell’invenzione tematica, con esiti talora sorprendenti. Dopo aver passato in rassegna le sporadiche allusioni presenti nel macrotesto del maggiore autore del medioevo inglese, Geoffrey Chaucer, lo studio affronta quindi in modo specifico i rari testi esemplari di questa tradizione. Se il più celebre di questi è, dello stesso Chaucer, il Prioress’s Tale, o “Racconto della Priora”, dai Canterbury Tales, gli altri appartengono invece al genere del romance storico e a quello teatrale dei miracle plays; in quest’ultimo caso, in particolare, il testo inglese viene messo a confronto con coeve rappresentazioni italiane e francesi che inscenano il medesimo mito della profanazione giudaica dell’ostia consacrata.  
18,00

La qualità degli atti normativi e amministrativi

di Saulle Panizza

editore: Pisa University Press

pagine: 208

A partire da una Giornata di studio e formazione tenutasi all’Università di Pisa il 22 ottobre 2015, il Volume raccoglie le riflessioni svolte sulla qualità degli atti normativi e amministrativi. Con il contributo di studiosi ed esperti di vari settori, vengono analizzate le questioni più attuali in tema di scrittura, redazione e reperimento dei documenti contenenti disposizioni giuridiche, dal drafting alla semplificazione, dall’analisi di impatto della regolazione al linguaggio, dalle tecnologie linguistico-computazionali alla standardizzazione dei provvedimenti. Per i cultori della tecnica normativa e per gli operatori, uno strumento aggiornato per riflettere sul tema da una prospettiva realmente interdisciplinare.  Con i contributi di Dominique Brunato, Francesco Dal Canto, Angela Di Carlo, Raffaele Libertini, Pietro Mercatali, Fabio Pacini, Saulle Panizza, Mariasole Rinaldi, Cecilia Robustelli, Francesco Romano, Francesco Sarpi, Giulia Venturi
16,00

La lingua dei giuristi

VII giornate internazionali di diritto costituzionale (Brasile-Italia-Spagna) Pisa-Firenze, 24-25 settembre 2015

di Paolo Caretti, Roberto Romboli

editore: Pisa University Press

pagine: 336

Il volume raccoglie gli atti delle VIII Giornate internazionali di DirittoCostituzionale, un incontro di carattere seminariale tra studiosi provenienti da Brasile, Italia e Spagnache, attraverso iniziative a cadenza annuale, si interrogano su temi e questioni di rilevante interesse costituzionalistico e di carattere transnazionale. Il tema prescelto per le Giornate del 24 e 25 settembre 2015, tenutesi a Pisa ed a Firenze, è quello della lingua dei giuristi, affrontato dall’angolo visuale proprio del diritto costituzionale e con specifico riferimento alla lingua delle aule parlamentari, con riguardo al linguaggio della Costituzione ed a quello delle leggi (I sessione), alla lingua delle aule giudiziarie, cioè quella dei giudici e degli avvocati (II sessione), ed alla lingua delle aule universitarie (III sessione). Le tre sessioni sono state caratterizzate da una struttura tripartita, con relazioni ed interventi di autorevoli esponenti della cultura accademica e professionale dei tre Paesi coinvolti, nell’ottica del costante e fecondo confronto tra le diverse esperienze.
18,00

Libertà di espressione e libertà religiosa in tempi di crisi economica e di rischi per la sicurezza

di Pierluigi Consorti, Francesco Dal Canto

editore: Pisa University Press

pagine: 342

Il presente volume raccoglie i contributi sviluppati a seguito di un incontro svoltosi il 27 novembre 2015 nell’ambito di un Progetto di ricerca finanziato dall’Università di Pisa sul tema “Libertà religiosa e libertà di espressione in tempi di crisi economica e di rischi per la sicurezza”. Nel volume si propone una riflessione su svariati profili problematici di estrema attualità connessi alla tutela di tali diritti di libertà. In particolare, si è esaminato il fenomeno riguardante la loro progressiva ridefinizione alla luce dei tempi di crisi economico-finanziaria e di sicurezza che stiamo attraversando. Due tipologie di crisi certamente assai diverse, sebbene entrambe dotate della medesima propensione al contenimento e al condizionamento dei diritti fondamentali.    
20,00

Misurare innestare comporre

Architetture storiche e progetto

di Giovanni Battista Cocco, Caterina Giannattasio

editore: Pisa University Press

Il tema dell’incontro tra Antico e Nuovo in architettura, seppure discusso da oramaioltre un sessantennio, è tutt’o
7,99

Steel-Earth: Steel-based applications in Earthquake-prone areas

editore: Pisa University Press

pagine: 542

  Il presente volume raccoglie alcuni documenti tecnici ed esempi applicativi relativi alle moderne tecniche di progettazione di edifici con struttura in acciaio e composta acciaio/calcestruzzo in zona sismica ed alle metodologie di adeguamento, miglioramento sismico e di intervento locale su edifici esistenti in cemento armato e in muratura impiegando sia sistemi di tipo tradizionale sia sistemi innovativi. I diversi contributi sono stati sviluppati nell’ambito del progetto Europeo “Steel-Earth: Steel-based applications in earthquake-prone areas”, finalizzato alla disseminazione dei risultati ottenuti nell’ambito dei tre precedenti progetti di ricerca finanziati dal Research Fund for Coal and Steel (RFCS) “SteelRetro” -  riguardante l’applicazione di moderne tecniche di adeguamento sismico per costruzioni esistenti basati sull’impiego dell’acciaio, “PrecaSteel” – riguardante la progettazione di edifici industriali/commerciali con struttura in acciaio o composta considerando gli aspetti economici oltre a quelli strettamente tecnici e di dettaglio, e “Opus” – riguardante l’analisi dell’influenza della variabilità delle caratteristiche meccaniche del materiale acciaio sul comportamento duttile di strutture in acciaio di diverse tipologie progettate in zona sismica.    
30,00

Notae lapicidinarum dalle cave di Carrara

editore: Pisa University Press

pagine: 552

Dalle cave apuane intorno a Carrara provengono le molte varietà del marmo lunense, il più famoso dell’Italia romana, grazie al quale Augusto poteva affermare di aver trasformato Roma da una città di mattoni in una città di marmo. Tra le testimonianze più significative di quest’intensa attività estrattiva, che si protrasse fino alla fine del mondo antico per poi riprendere solo nel XII secolo, sono le numerose notae lapicidinarum, enigmatiche iscrizioni e sigle apparentemente indecifrabili incise dagli scalpellini antichi sulle pareti delle cave, sui grandi blocchi grezzi estratti e su numerosi manufatti semilavorati (soprattutto basi di colonne e capitelli), che spesso riemergono tra i detriti dei ravaneti. Molti di questi manufatti sono ancora visibili nella zona di origine, sia nell’area stessa delle cave, sia nel Museo del Marmo a Carrara, ma molti sono stati riconosciuti anche a Roma e in molte altre località dell’impero, un po’ in tutto il bacino del Mediterraneo. Fu proprio la scoperta di un grande deposito di marmi a Roma, avvenuta tra il 1868 e il 1870 nell’Emporio sul Tevere, ad attrarre su queste difficilissime iscrizioni l’attenzione degli studiosi. Nel 1870 e nel 1884 apparvero due studi ancor oggi fondamentali di Luigi Bruzza, che per la prima volta tentò di interpretare questi testi secondo uno schema unitario e coerente. Successivamente il materiale si è sensibilmente arricchito, ma non sempre è stato documentato in modo adeguato e sulla base di letture sicure, mentre sul piano dell’interpretazione si è rimasti sostanzialmente fermi agli studi di Bruzza e di Dubois (1908), con l’aggiunta di vari fraintendimenti e qualche proposta avventurosa. Negli ultimi anni, tuttavia, insieme a una maggiore attenzione sono emersi anche i primi dubbi su alcuni scioglimenti e interpretazioni di sigle proposti dal Bruzza e mai prima messi in discussione. Per tale ragione, nel 2003, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana ha promosso un progetto volto al riesame e allo studio dei documenti epigrafici restituiti dalle cave di Carrara, e in continuo accrescimento, coinvolgendo studiosi dell’Università. Nel 2013, finalmente, il progetto ha trovato la sua attuazione. Un gruppo di ricercatori delle Università di Pisa e Milano, in collaborazione con la Soprintendenza e col Comune di Carrara, ha avviato un riesame sistematico di tutte le testimonianze note, nel quadro di un programma nazionale (PRIN) per l’archiviazione informatizzata delle iscrizioni dell’Italia romana. Questo volume, pubblicato con un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, vuole fissare e mettere a disposizione degli studiosi i risultati di questo riesame, fornendo innanzi tutto una documentazione rigorosa, completa e di prima mano di tutti gli esemplari noti ancora rintracciabili. Particolarmente curata è la documentazione grafica, basata su lucidi in scala 1:1. Delle iscrizioni perdute viene comunque riprodotta la documentazione disponibile. Questa parte documentaria fornisce dunque volutamente solo i dati oggettivi da cui partire; le possibili interpretazioni vengono invece discusse nei saggi di vari studiosi che occupano il resto del volume, come primo contributo a una migliore conoscenza delle attività antiche di estrazione, prima lavorazione e commercializzazione del prezioso marmo lunense.        

The Internationalisation of Business and Prevention of Financial Crimes

Report of International Round Table 30 June- 1 July 2014, S. Petersburg State University of Economics

editore: Pisa University Press

pagine: 192

The book edited by Mario Antinucci is the result of an important scientific event of international cooperation between the University of Rome and St. Petersburg. On 30th of June 2014 the italian Consul General dr. Luigi Estero attended the opening session of the Round Table between Italy and Russia on “Internationalization of the business and financial crime prevention” that is held on 30th of June and 1th of July 2014 at the auditorium of the State University of Economics in St. Petersburg. The meeting which is meant to promote cooperation between universities, scientific centers and international organizations on issues of business and financial crime prevention and was organized by the University of St. Petersburg State University of Economics with the Sapienza University of Rome and Luiss University of Rome. Took part in the round table a delegation of the University LUISS of Rome made by the Rector prof. Massimo Egidi, the Vice Rector Prof. Paola Severino, by prof. Giorgio Di Giorgio, Director of the Department of Economics and Finance, by prof. Antonio Nuzzo, Director of the Department of Law and prof. Gennaro Olivieri, Director of the Department of Business and Management and the lawyer Pierluigi Piselli Foundig partner of Piselli and partners law firma internaltional. For the Sapienza University of Rome took part in the work the prof. Giorgio Spangher, Dean of the Faculty of Law, prof. Cesare Imbriani, Director of the Department of Law, Philosophical and Economics, and the criminal lawyer Mario Antinucci, prof. of Criminal Procedure Criminal procedure at School of Specialization for Legal Professions and general coordinator of the round table for the Rome University.
18,00

L'odium regni a Roma tra realtà politica e finzione storiografica

di Federico Russo

editore: Pisa University Press

pagine: 384

In questo volume sono presentati i risultati di una ricerca svolta all’università di Costanza (Germania) grazie ad un finanziamento della Gerda Henkel Stiftung. In contrasto con una visione antica e moderna, secondo cui l’odium regni, e cioè l’avversione tipicamente romana per qualunque forma di potere monocratico (ed in particolare quello prettamente monarchico), questa monografia dimostra l’ambiguità dell’atteggiamento romano vero il concetto di regnum. Distinguendosi dalla convinzione tradizionale secondo cui l’odium regni a Roma sarebbe stato una diretta conseguenza dell’esperienza traumatica del regno tirannico di Tarquinio il Superbo, l’indagine mostra, tramite un’analisi di testi di fine III e II secolo a. C., come la riflessione sull’istituto monarchico compaia compiutamente nelle fonti (teatrali e non) di fine III secolo (capitolo 1: “Re e tiranni sulle scene romane”), e si affermi nella coeva e di poco successiva storiografia latina greca solo in conseguenza del contemporaneo dibattito politico interno a Roma. L’emergere di figure per qualche motivo dotate di poteri “straordinari”, cioè non ricadenti entro le normali strutture giuridiche dello stato repubblicano, come il Temporeggiatore e l’Africano, o ancora il ricorso eccessivo, ancorché giustificato dall’emergenza annibalica, alla carica di dittatore, introdussero nel discorso politico l’accusa di adfectatio regni, cioè di aspirazione tirannica, intesa come minaccia al funzionamento delle istituzioni repubblicane. L’accusa di aspirazione monarchica / tirannica si saldò ben presto a quella di demagogia, cosicché quest’ultima fu vista come uno strumento tramite cui lo stato repubblicano poteva essere sovvertito in una monarchia (capitolo 2: “IL concetto di regnum al tempo della seconda guerra punica”; capitolo 4: “Il regnum di P. Cornelio Scipio Africano”). Tracce frammentarie ma esplicite di tale accezione dei concetti di demagogia e monarchia / tirannide emergono non solo nel dibattito politico di Roma mediorepubblicana, ma anche nella riflessione polibiana sull’anakyklosis applicata proprio all’interpretazione che lo storico megapolitano dà dell’ascesa del dominio di Roma (capitolo 6 “Roma come una monarchia? Il tema della translatio imperii”), ed infine nella coeva riconsiderazione storiografica di alcuni episodi del passato di Roma, sia monarchico che repubblicano (capitolo 3: “Connotazioni ideologico-politiche del concetto di regnum”; capitolo 7; “Amulio, Romulo e Tito Tazio: problemi storiografici”). L’indagine mostra dunque come la dialettica tra quattro temi principali, monarchia, la sua quasi inevitabile corruzione in tirannide, demagogia e istituzioni repubblicane ritornino costantemente nella risistemazione storiografica, proprio dell’annalistica di età medio e tardorepubblicana, di alcuni eventi salienti della storia di Roma, rivelando nel contempo l’applicazione di cliché storiografico-interpretativi la cui codificazione si può far risalire al periodo tra la fine del III secolo e l’inizio del II secolo a. C., quando cioè il concetto di regnum irruppe nel discorso politico romano. Fu quindi in questo lasso di tempo che il concetto di regnum assunse una connotazione negativa, a scapito di accezioni neutre o addirittura positive che ne caratterizzavano l’uso teatrale degli ultimi decenni del III secolo a. C. E tuttavia, un’ulteriore prova di come tale concetto conservasse una posizione ambigua nell’immaginario ideologico romano è fornita dal fatto che nella politica estera di età mediorepubblicana i Romani non si presentarono mai come acerrimi nemici delle monarchie, ma anzi intrattennero con re, ed in particolare con i regni ellenistici, ottimi rapporti diplomatici e politici (capitolo 5: “Omnium regum hostes”). Sarà solo una certa parte della storiografia, coeva (si pensi a Catone) ma più spesso di età tardorepubblicana, che amerà presentare i Romani come l’antitesi par excellence di ogni forma monarchica. Il volume, dunque, coniugando l’analisi dell’evidenza storiografica con una riflessione sul dibattito politico romano di età mediorepubblicana (capitolo 8: “L’esempio degli adfectores regni. Interferenze tra discorso politico e tradizione storiografica”), mostra l’ambiguità del concetto di regnum nella mentalità romana, determinata in ultima analisi da specifici aspetti delle istituzioni repubblicane romane tra l’età annibalica e il periodo delle guerre d’oltremare.  
22,00

Gio Ponti

Vita e percorso artistico di un protagonista del XX secolo

di Mauro Pratesi

editore: Pisa University Press

pagine: 240

Questo studio affronta i molteplici aspetti dell’attività di Gio Ponti con taglio innovativo, per fornire una nuova sintetica visione del grande artefice del XX secolo che fu architetto, artista, arredatore, editore, direttore e fondatore di riviste, designer, editorialista, saggista ed altro. Il libro attraversa tutte le attività di Ponti con l’intento di fornire una lettura “non tecnicista” per essere il più possibile aderente, anche nel tono calibratamente “leggero”, al profilo globale fornito dalla vasta opera dell’autore. Lo studio, quindi, non si limita a singoli e specifici aspetti dell’attività di Ponti, ma offre una riflessione sul lavoro multidisciplinare che l’autore ha perseguito nel corso della sua vita, come ha ben evidenziato nella sua prefazione Cesare De Seta. Si può dire, infatti, che il libro sostiene l’assunto, già affermato autorevolmente da Alessandro Mendini, per il quale Ponti è stato indiscutibilmente un grande artista e padre di tutti gli architetti del pieno Novecento.    
12,00

Archivio Penale 3/2015

Rivista quadrimestrale di Diritto e legislazione penale speciale, europea e comparata

Autori vari

editore: Pisa University Press

pagine: 400

IN questo numero:Editoriale-Prolegomeni ordinamentali per una riforma della Cassazione penale  O. Mazza-Scelte politiche “europee” e limiti costituzionali in tema di prescrizione del reato  G. Civello-Il “dialogo” fra le quattro corti: dalla sentenza “Varvara” (2013) della CEDU alla sentenza “Taricco” (2015) della CGUE  S.Recchione-Dal dialogo tra le Corti alla resa dei conti  G. Salcuni-Il dialogo fra Corti: dalla “giurisprudenza fonte” alla “giurisprudenza argomento”  L.Filippi-Il conflitto tra la Corte europea e la Consulta  L.M. Brunozzi, C.Fiorio- Ecoreati e responsabilità amministrativa degli enti  S.Manacorda-La prescrizione delle frodi gravi in materia di IVA: note minime sulla sentenza Taricco  E. Scaroina- Ancora sul caso Eternit: la “giustizia” e il sacrificio dei diritti  G. Pierro- Misure cautelari personali antecedenti allo svolgimento dell’istruzione dibattimentale e dubbi di legittimità costituzionale  E. Andolina- L’ammissibilità degli strumenti di captazione dei dati personali tra standard di tutela della privacy e onde eversive  I. Merenda- La circostanza aggravante della finalità di agevolazione mafiosa: incoerenze sistematiche e incertezze applicative  S. Caporale - L’audizione dei minori in incidente probatorio: una questione di equilibri  A. Testaguzza-Un legislatore severo, ma non troppo: la nuova riforma delle false comunicazioni sociali  N. Mani-Poteri probatori d’ufficio e giudizio abbreviato. L’evoluzione del rito speciale: da decisione allo stato degli atti a giudizio con accettazione del rischio  M. V. Valentino-I rimedi compensativi al vaglio della Corte costituzionale  G. Cagnazzo-Nuova responsabilità civile dei magistrati e rimessione del processo  F. Morelli-Il nuovo requisito dell’“attualità” delle esigenze cautelari e le ordinanze emesse prima della legge n. 47 del 2015: un’ipotesi di retroattività favorevole della norma processuale penale  C. Santoriello-Recensione a S. Cassese, Dentro la Corte: Diario di un giudice costituzionale  G. Civello-Recensione a L. Staffler, Präterintentionalität und Zurechnungsdogmatik. Zur Auslegung der Körperverletzung mit Todesfolge im Rechtsvergleich Deutschland und Italien  S. Fùrfaro, A. Gaito-Recensione a A. Manna, Corso di diritto penale, Parte generale
30,00

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